SERVEUNORTOPEDICO FRATTURA PIEDE CAVIGLIA GESSO STAMPELLE IMMOBILIZZAZIONE STECCA

ouch! ortopedia caviglia spezzata piede rotto gesso broken foot ankle cast

FRATTURA TARSOMALLEOLARE PLURIFRAMM. MULTIFOCOLAIO CON CONSERVAZIONE DEI RAPPORTI ARTICOLARI
SERVEUNORTOPEDICO PIEDE CAVIGLIA SPEZZATA GESSO SUPERGA PRIMO SOCCORSO
  1. visita ed applicazione del gesso

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    visita-gesso
    By whyoming il 29 Feb. 2012
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    i 2 giorni successivi è assolutamente impossibile spostarsi poichè anche con gli analgesici è troppo doloroso intraprendere il viaggio, ad ogni buca il piede sembra gridare dal dolore.
    ma appena la situazione migliora un minimo e il gonfiore sembra ridursi mi faccio trasportare in ospedale, infatti entire il piede bloccato nel gesso con la scarpa è una sensazione spiacevole e inoltre sento chiaramente che tutta la caviglia e il piede sono "instabili", rotti. è come se nella scarpa ci fossero dei sassolini che appena si muovono fanno male, la cosa peggiora nei momenti in cui il piede si sgonfia.
    viene fatta subito la radiografia perchè l'ortopedico si rifiuta di toccare niente senza prima sapere la lesione, l'attesa è lunga, alla fine mi confermano che c'è una brutta frattura, me lo stavo aspettando: FRATTURA TARSOMALLEOLARE PLURIFRAMM. MULTIFOCOLAIO CON CONSERVAZIONE DEI RAPPORTI ARTICOLARI. non ho la minima idea di cosa significhi ma pare che sia una cosa importante.
    soltanto dopo riesco a capire che la frattura è composta, e quindi non essendosi spostati i pezzi di osso ci sono meno complicazioni.
    decidono di sedarmi per poter rimuovere il gesso d'emergenza e la scarpa e fare il gesso definitivo. l'ortopedico mi dice di ringraziare il mio medico poichè facendomi quel gesso di emergenza senza togliere la scarpa ha praticamente salvato la situazione. in pratica la frattura essendo "comminuta" era instabile ed i frammenti venivano tenuti insieme dalla scarpa stessa. non provando a toglierla si è evitato che si spostassero i vari pezzetti dell'osso spezzato.
    comunque... mi sedano perchè sarebbe un procedimento troppo doloroso a mente lucida. non ricordo più nulla finchè non mi riprendo ad operazione conclusa, sono sul lettino e guardo giù e sorpresa: ho tutta la gamba ingessata fino all'inguine!
    giuro che nessuno me lo aveva spiegato prima e quindi è stato un autentico choc per me, all'inizio sono deluso ma anche preoccupato perchè non capisco se si è verificata qualche complicazione imprevista.
    però piano piano mi accorgo che i dolori sono molto inferiori a prima, inoltre sento la gamba "normale" nel gesso. per chi abbia avuto una frattura è chiaro a cosa mi riferisco. in pratica l'arto rotto anche a riposo sembra strano, oltre al dolore c'è la sensazione di instabilità o mollezza che è molto brutta e sparisce una volta che viene applicato il gesso.
    aspetto disteso sul lettino con questo gesso enorme, per la prima volta da giorni non ho la mente occupata dal dolore causato dal piede rotto, certo penso alla scocciatura che sarà il prossimo mese ma in modo lucido. non avendo mai avuto una esperienza simile sono molto sorpreso, il gesso sembra notevolmente stretto ma non posso dire che sia scomodo, a vederlo un apparecchio simile avrei sempre giurato che fosse scomodissimo e pesantissimo.
    e infatti appena provo a muovere la gamba mi accorgo che è davv...

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    Last Post by bef ver il 10 Dec. 2012
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  2. arrivano i soccorsi
    a raccattarmi

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    Non so quanto tempo è passato ma vengono ad aiutarmi, sono veramente agonizzante, tremo e mi lamento ma non so spiegare quello che è successo, il dolore è tanto che non riesco a parlare e nessuno sa bene che pesci prendere.
    Fortunatamente una ragazza che studia medicina e fa la soccoritrice prende in mano la situazione e mette a terra vicino a me un cuscino. Con due persone che mi aiutano a tenere fermo il piede riesco a sollevare piano piano la gamba e poggiarla sul cuscino, rimango così per qualche minuto mentre cerco di calmarmi. Poi che si fa?
    “non possiamo spostarlo, la caviglia gli fa troppo male” dice la ragazza e ha di nuovo ragione, di colpo mi ricordo delle bende rigide! Una volta messe terranno il piede fermo a sufficienza a raggiungere l'ospedale. Però ci viene il dubbio il piede possa gonfiarsi ancora, come avevo pensato io il giorno prima.
    Alla fine decidiamo di chiamare il vicino medico e di chiedergli se è il caso di mettere le bende o è meglio rimettere la stecca del giorno prima.
    Arriva dopo pochi minuti e appena vede il piede afferma sicuro e ridacchiando “questo è rotto per bene”. Lo dice dal gonfiore e dal fatto che rimane lievemente piegato da un lato.
    Appena tocca la scarpa mi lamento per il dolore, mi vergogno un po' della situazione, mi pare di essere un bambino e cerco di non guardare. Però non sto esagerando, forse ho una soglia del dolore molto bassa ma il dolore c'è.
    Il dottore mi dice di stare tranquillo e mi fa prendere una dose aggiuntiva di analgesici, mi dice che è tutto normale e metterà lui le bende senza togliere la scarpa.
    A quanto pare la scarpa lascerà un po' di spazio al piede per gonfiarsi ancora, comunque il gonfiore non deve aumentare ulteriormente altrimenti avrei dei problemi ai nervi o una cosa del genere.
    Il dottore si fa aiutare nuovamente dai due volenterosi che tengono il piede perfettamente fermo per ridurre i dolori al minimo. Però il piede va messo nella posizione corretta a 90° con la gamba e dritto, il medico lo sistema di colpo senza avvertirmi. Io di colpo perdo i sensi ed è la prima volta che mi capita.
    Mi riprendo subito dopo, la caviglia sento che mi sta letteralmente uccidendo, il medico ha messo la calza protettiva sulla gamba e mi sta fasciando fino al ginocchio, in pochi secondi le bende si induriscono e la gamba rimane immobilizzata.
    Di colpo i dolori si riducono del 50% almeno e io riesco a tranquillizzarmi un attimo. Non ricordo quasi nulla del gesso che portai da ragazzo, solo che era pesantissimo e mi faceva male quindi per me questa è una gradita sorpresa, queste bende sono leggerissime anche perché non c'è tutta l'imbottitura del gesso.
    Per una persona con un osso rotto ho imparato quanto sia importante che il gesso immobilizzi bene l'arto, la mia gamba è perfettamente bloccata senza essere stretta. In realtà il dottore mi ha detto che il gesso immobilizza meglio delle bende rigide, evidentemente quando ero bam...

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    Last Post by ortopedico il 10 Feb. 2012
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  3. primo soccorso per un piede rotto
    in caso ci si rompa un piede e non ci sia nessuno ad aiutare

    Vediamo un po' di raccogliere quello che ho imparato da questa esperienza visto che gli insegnamenti mi sono costati molto dolore sarebbe un peccato sprecarli. quale è il modo migliore di comportarsi in caso ci si rompa un piede e non sia possibile ricevere assistenza in modo rapido? Soprattutto quali sono gli errori da evitare?
    Quando capita nella realtà di frantumarsi un piede tutto è molto, molto diverso dai film di chuck norris, a meno di non essere chuck norris.
    Vi ritrovate lì per terra con la caviglia spezzata che vi fa un male allucinante mentre chuck norris al posto vostro potrebbe tranquillamente prendere a calci un bue.
    Per prima cosa è importante non farsi prendere dal panico e fare tutto con molta calma, eviterete la metà dei dolori. Negli anni io ho avuto decine di distorsioni di tutti i tipi dalla piccola storta alla lussazione con rottura dei legamenti quindi se c'è una cosa che ho imparato è che se vi siete rotti un osso nel piede ve ne accorgete subito. Il dolore è molto forte e diventa una fitta acuta e insopportabile al minimo movimento o tocco, inoltre potete proprio sentire qualcosa di instabile all'interno che è la causa dei dolori e la caviglia si gonfia come un melone in un attimo pulsando.

    Una volta calmati guardate la gamba, se siete fortunati come me il piede è circa nella posizione corretta cioè non è rigirato in modo assurdo, questo significa che la frattura è rimasta abbastanza composta. Se invece avete il piede ruotato di 90° beh non so cosa si debba fare, io penso che riuscirei solo a vomitare.
    Appurato che tutto è circa allineato ci si può tranquillizzare, sentirete la caviglia gonfiarsi e tutto il piede che pulsa ma non provate a fare il minimo movimento, controllate di avere la sensibilità nelle dita sentendo se avvertite il contatto con la scarpa oppure toccandole (molto) delicatamente con la mano. Penso sia anche una buona idea provare a muoverle un attimo, però attenzione che sarà doloroso, quindi muovetele molto lentamente e appena quello che basta per sentire che si muovono.
    Ok se sentite le dita si può dire che vada tutto alla grande, ora bisogna solo trovare il modo di stabilizzare l'arto a sufficienza per riuscire a trovare aiuto.
    Provate molto delicatamente a slacciare la scarpa, vi accorgerete che farà male, vi garantisco che togliere la scarpa è impossibile a meno che non sia veramente larghissima.
    Anche se siete uomini duri è un errore toglierla perché la caviglia si gonfierebbe di più e inoltre la scarpa aiuta ad immobilizzare un minimo il piede.
    Quello che serve sono due rametti o pezzi di legno o tondini di ferro o qualsiasi altro tipo di bastone che sia lungo e stretto e un pezzo di stoffa o di corda. Anche un qualche tipo di imbottitura può essere molto utile come un paio di guanti o un pacchetto di fazzoletti.
    Sicuramente non avrete tutte queste cose a disposizione e dovrete spostarvi ma aspettate! Come ho dolorosamente imparato non potete ...

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    Last Post by whyoming il 12 Jan. 2012
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  4. seconda caduta
    perchè è sconsigliabile cadere su una caviglia spezzata

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    una volta a casa che fare? ho iniziato a chiedermi se andare in ospedale fosse la scelta migliore. l'ospedale locale non è conosciuto per essere il massimo ma non è quello che mi preoccupa, infondo parliamo di un piede rotto mica un intervento a cuore aperto. il fatto è che comunque la distanza non è poca. il mio ortopedico mi aveva detto che con l'articolazione così instabile sarei sicuramente andato incontro a nuovi traumi prima o poi, me l'aveva gufata "guarda che se non stai attento basta un colpo di vento che ti fratturi" e mi aveva dato un paio di bende rigide da usare in caso di emergenza. se dovesse essere necessario un intervento? concludo che è meglio andare all'ospedale vicino casa, gli analgesici li ho e con le stampelle e la gamba steccata la cosa è gestibile, domani mattina chiamo l'ortopedico e poi decidiamo.
    ma si sa che pure i piani migliori hanno un punto debole, figuriamoci quindi i miei...
    decine e decine di volte ho zoppicato sulla caviglia slogata magari senza neppure andare dal medico, mi è pure capitato che mi sistemassero il piede appena lussato. però non avrei mai pensato che il dolore di una frattura fosse così brutto, quando portai il gesso da ragazzino non ricordo niente di simile, sarà l'età.... o forse mi sono rammolito nel tempo.
    la caviglia si gonfia ancora di più nonostante stia sdraiato a letto, anche con gli analgesici il dolore sordo e costante è fastidioso e al minimo movimento le fitte acute sono insopportabili. prendo le bende rigide ma temo che dopo averle messe la caviglia possa gonfiarsi ulteriormente quindi decido di lasciare stare, tanto mi sembra che la steccatura alla Mcgiver sia abbastanza stabile visto che quando mi muovo con le stampelle non ho troppi problemi.
    dopo un pò decido che è ora di provare a dormire, mai passata una notte così brutta, il piede fa male e non mi fa dormire, non posso rigirarmi nel letto, ma alla fine le ore passano.
    mi sveglio presto e i dolori sono diminuiti, la caviglia si è sgonfiata un pò, decido per un qualche stupido motivo di voler togliere la scarpa perchè per tutta la notte mi sono convinto che è la scarpa a darmi fastidi e dolori (e qui forse si vede il seme dalla pazia.... a dare fastidio è l'osso rotto).
    quindi tolgo la fascia e i pezzi di legno cadono a terra, però cavoli quanto fa male, proviamo di nuovo a sfilare il laccio...haio! no lasciamolo lì. ora vado a recuperare le forbici così taglio via i lacci e la scarpa e poi chiamo l'ortopedico. prendo le stampelle e inizio a muovermi, piano piano ecco se vado a piccoli passetti non fa poi troppo male. faccio un paio di gradini ma così proprio non va, mi devo fermare dal dolore, proviamo appoggiandomi al corrimano. (fare le scale con le stampelle è sempre stato un mio problema ma finchè si tratta di una distorsione potevo sempre poggiare il piede a terra) in una mano tengo due stampelle, nell'altra il corrimano, stecca e benda. è evidente anche...

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    Last Post by whyoming il 13 Jan. 2012
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  5. prima caduta. caviglia partita del tutto.
    descrizione del primo incidente.

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    fatto il quadro generale della situazione ora veniamo al sodo. sto iniziando questo diario perchè ora mi sono frantumato il piede del tutto, non ho ancora la diagnosi ma il medico mi ha già detto che è rotto quindi mettiamoci il cuore in pace e do per scontato che ci sia una frattura anche perchè i sintomi lasciano pochi dubbi.
    come è potuto succedere?
    bene è andata così: stavo passando le vacanze di natale con la caviglia che sembrava migliorare, avevo iniziato a caricare prima di quanto mi aveva detto il dottore ma ho sempre usato il suo maledetto tutore e tutto sembrava procedere per il meglio. così da qualche giorno avevo smesso di usare anche quello, dopo 2 ore perse in un negozio ne sono uscito con un paio di scarpe di tipo superga perchè erano le uniche che sono riuscito ad infilare sul piede gonfio con in più la fascia.
    durante le vacanze ho iniziato a camminare ogni giorno un pò di più, a parte la solita sensazione di avere il piede traballante ero davvero soddisfatto di come andavano le cose ho pure provato qualche passo di corsa. poi ho iniziato a camminare tra gli alberi e questo è stato lo sbaglio colossale.
    l'altro giorno mentre camminavo ho messo un piede in fallo in qualche modo e PUM! sono finito a terra come un sacco di patate sul piede malato.
    ho sentito chiaramente qualcosa rompersi dentro il piede ma nessun rumore tipo crack dei fumetti. una fitta di dolore allucinante e la caviglia ha iniziato a gonfiarsi subito, ho capito di aver fratturato qualcosa. "e mò che faccio?" ho deciso di provare a raggiungere la strada e da lì chiamare qualcuno ma è più facile a dirsi che a farsi, avete mai provato a camminare su una caviglia rotta? appena mi sono alzato senza neppure toccare il terreno il piede ha iniziato a mandare delle fitte di dolore incredibili (è la gravità che manda il sangue verso il basso facendo gonfiare la caviglia). ho messo molto lentamente a terra il piede ed ho iniziato a vedere tutto blu, niente da fare, ho capito che camminare sul piede rotto è roba da uomini duri.
    bene, vuol dire che saltellerò sull'altra gamba.... più facile a dirsi pure questo, è stata una sgradita sorpresa per me ma anche saltellare è impossibile con una frattura. ad ogni saltello il piede rotto manda delle fitte allucinanti.
    ma come fanno tutte le persone che si rompono un piede o una gamba a raggiungere l'ospedale?
    ho capito non resta che usare il metodo di Mcgiver e steccare la gamba come dicono le regole del pronto soccorso e sperare che passi qualcuno.

    come fare? mi risiedo a terra, provo a muovere le dita, ok è doloroso ma l'importante è che si muovono, il piede è nella posizione corretta, non è girato in modo strano come nei film quindi le cose non vanno tanto male. tocco il laccio della scarpa ed ho un altra brutta sorpresa quando sento che fa molto male, stringendo i denti riesco a snodarlo... non sapevo che un piede rotto fosse così doloroso. togliere la scarpa è assoluta...

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    Last Post by whyoming il 14 Jan. 2012
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  6. inizio della storia
    sperando sia breve

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    salve a tutti nel caso che passi qualcuno a dare un occhiata da queste parti. diciamo subito che in questoblog voglio parlare dei miei problemi ortopedici alla caviglia, quindi magari non ve ne può fregre di meno. oppure magari siete capitati qui cercando (come sto facendo io) informazioni perchè vi siete appena fratturati un piede, nel qual caso, se volete lasciare qualche commento o consiglio è sempre il benvenuto.
    dall'età di 6 anni soffro di problemi ad una caviglia, facevo sport come tutti gli altri bambinetti ma mi capitava sempre più spesso di prendere storte varie, probabilmente non sono state adeguatamente curate quindi l'articolazione è diventata instabile.
    verso i 14 anni mi ruppi del tutto il piede e portai il gesso ma, sinceramente non ricordo molto di cosa si fratturò di preciso. cmq la situazione è andata sempre a peggiorare. negli ultimi tempi sono stato quasi più sulle stampelle che sui piedi, ho fatto una risonanza che mostra la lesione non totale di tutti i legamenti della caviglia oltre a una diffusa infiammazione "alterazioni del segnale a focolaio di origine post traumatica diffuse alle strutture tarso-malleolari".
    il medico mi ha sconsigliato l'intervento di ricostruzione dei legamenti, mi ha prolungato il tempo in scarico e mi ha dato una specie di stivale che blocca il piede da usare quando iniziavo a camminare. e mi ha detto di prenotare un esame moc.

    Edited by whyoming - 8/1/2012, 19:52
    Last Post by whyoming il 7 Jan. 2012
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